Turismo sostenibile a Venezia

Un problema complesso

Fra i problemi più complessi e controversi che Venezia sta attualmente affrontando vi è un’irrisolta questione: la sua principale fonte economica, il turismo, sta causando numerosi “effetti collaterali” che hanno raggiunto un livello di criticità tale da rappresentare la vera antitesi del turismo sostenibile.

Nonostante Venezia sia una delle più importanti città d’arte del mondo, i dati relativi alle presenze nei musei evidenziano come molti visitatori giungano in città inconsapevoli della sua offerta artistico-culturale e siano attratti prevalentemente dalla peculiarità del luogo.

Venezia, paradossalmente, è la principale antagonista della fruizione dei propri beni storico-artistici poiché la sua particolare struttura di città d’acqua si impone  come attrattiva dominante. Prevalgono pertanto l’immagine e la percezione di una cosiddetta “città cartolina” da vedere frettolosamente, mentre l’interesse di tipo culturale risulta essere incredibilmente minore rispetto ad altre città d’arte.

L’eccezionale crescita del settore turistico negli ultimi anni sta alla base dei grandi problemi che stanno compromettendo la vivibilità della città, tant’è che a livello internazionale Venezia è diventata il sinonimo di “città sopraffatta dal turismo”.

Il progetto: “Guide di Venezia per un turismo sostenibile”

Il progetto Guide di Venezia per un turismo sostenibile (GVTS) nasce da una esigenza: stimolare nei visitatori la consapevolezza dell’estrema fragilità di Venezia e, al contempo,  della sua vasta offerta culturale.

Il Progetto Guide di Venezia per un Turismo Sostenibile (GVTS) sottolinea l’importanza del ruolo delle guide di venezia quali eccellenti mediatori culturali anche al di fuori dell’ambito storico e artistico, capaci di rendere i visitatori maggiormente consapevoli delle criticità del luogo.

Un impegno quotidiano

Per questo, le guide che hanno sottoscritto il Progetto Guide di Venezia per un Turismo Sostenibile (GVTS) si impegnano quotidianamente a:

  • Informare preventivamente i propri ospiti sulla necessità di tenere sempre presente alcune norme fondamentali che regolano la circolazione in città, come ad esempio non bloccare la circolazione quando ci si ferma a fotografare, non sedersi sui ponti, non abbandonare immondizie per strada, camminare sempre a destra.
  • Evitare di attraversare con gruppi numerosi le calli strette e maggiormente frequentate dai residenti, evitando di intralciare la circolazione.
  • Non arrecare disturbo ai residenti facendo un uso improprio degli amplificatori nelle zone residenziali.
  • Non intralciare le attività commerciali, evitando di sostare con gruppi numerosi davanti ai loro punti vendita.
  • Mettere in evidenza l’ampia offerta culturale che Venezia offre: i capolavori artistici e architettonici, i numerosi musei e tutti i luoghi d’arte.
  • Illustrare la ricca tradizione artigianale veneziana e l’importanza delle botteghe e dei laboratori presenti in città.
  • Organizzare iniziative culturali ed eventi volti a raccogliere donazioni per contribuire alla salvaguardia del patrimonio veneziano, al restauro di opere d’arte o al sostegno di attività o istituzioni culturalmente rilevanti per la città di Venezia.


Un utile chiarimento

Le guide turistiche che aderiscono a questo progetto sono liberi professionisti che prestano i loro servizi a varie tipologie di clientela.

La professionalità delle guide è spesso richiesta da tour operator, agenzie di viaggio, aziende, luoghi della cultura. In questi casi, le guide svolgono, per conto degli organizzatori, programmi di visita redatti secondo modalità di fruizione e di svolgimento già prestabiliti, sui quali le guide non hanno il potere di intervenire direttamente. Per questo motivo, il grado di sostenibilità di queste visite dipende di volta in volta dal tipo di impostazione decisa dagli organizzatori.

Nel caso in cui, invece, elaborino e propongano direttamente ai futuri visitatori le proprie visite culturali,  le guide sono in grado di adottare tutti gli accorgimenti possibili per ridurre al minimo, o addirittura annullare, l’impatto che la propria attività potrà avere sull’integrità dei luoghi e sulla vita quotidiana dei residenti (ad esempio, imponendo un numero ridotto di partecipanti).

Le proposte di visita presentate in questo sito si fondano proprio su questi ultimi presupposti.